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BSC 104

Litterae ex quibus nomen Dei componitur. Studi per l’ottantesimo compleanno di Giuseppe Avarucci, a cura di Aleksander Horowski (Bibliotheca seraphico-cappuccina, 104), Roma 2016. 24 cm, 656 p. ill. (€ 55,00) ISBN 978-88-99702-00-7

 

BSC104Il titolo di questa miscellanea allude a un detto di san Francesco che esprime il suo profondo rispetto verso la parola scritta, come attesta il suo primo biografo, Tommaso da Celano (Vita beati Francisci, 82). Il Santo − che per umiltà si definiva ignorans et idiota − raccomandava ai suoi seguaci non solo di raccogliere da terra, in segno di riverenza, le carte che contenevano la parola di Dio, ma anche quella dei pagani, ossia i classici greci e romani, quia ibi litterae sunt, ex quibus componitur gloriosissimum Domini Dei nomen.
Allo studio delle lettere si era dedicato infatti padre Giuseppe Avarucci (nato a Cingoli il 25 ottobre 1936), socio dell’Istituto Storico dei Cappuccini (Roma), membro dell’Associazione Italiana dei Paleografi e Diplomatisti, socio deputato della Deputazione di Storia Patria per le Marche, direttore della rivista “Studia Picena” e − per diversi decenni − professore di Paleografia e Diplomatica nella Facoltà di Lettere presso l’Università di Macerata. Di quest’“avventura universitaria” padre Avarucci parla appunto con Benedict Vadakkekara nell’intervista che viene pubblicata nella presente miscellanea.
I contributi offerti al Festeggiato da venti rinomati studiosi, italiani e stranieri, rispecchiano le tre aree principali delle sue ricerche e congiungono il sacro e il “profano”. La prima parte del volume comprende infatti gli studi dedicati alla paleografia, all’archivistica e alla storia delle biblioteche, nella seconda parte troviamo alcuni testi relativi alla storia religiosa e al francescanesimo, mentre la terza parte è dedicata alle ricerche riguardanti l’Ordine dei cappuccini, specialmente al culto di san Serafino da Montegranaro.

 

Indice:

“L’avventura universitaria” di Padre Giuseppe Avarucci. Con il Festeggiato parla Benedict Vadakkekara, 7-19.

Sigle e abbreviazioni ricorrenti, 21-23.

Bibliografia di Giuseppe Avarucci, a cura di Aleksander Horowski, 25-38.

 

Parte prima: Paleografia, Archivi e Biblioteche

Giammario Borri, Un progetto laborioso: l’edizione delle carte dell’Abbazia di Fiastra, 41-63.

Antonio Salvi, Iscrizioni medievali di Osimo, 65-112.

Ugo Paoli, Note sui documenti originali pontifici dell’Archivio di Montefano, 113-137.

Maela Carletti, Presenza femminile nelle carte dell’Archivio Storico Comunale di Jesi (sec. XIII), 139-150.

Aleksander Horowski, Sermoni dei francescani tra i libri dei Cavalieri Teutonici di Spira: il codice Palatino latino 467 della Biblioteca Apostolica Vaticana, 151-178.

Felice Accrocca, Un nuovo testimone volgare della “Disputatio inter inimicum domesticum paupertatis et zelatorem paupertatis” in una singolare redazione dello “Specchio della perfectione dello stato delli frati minori” (Roma, Biblioteca Vallicelliana, ms. B-131), 179-205.

Rosa Marisa Borraccini, Biblioteche come reti di relazione: i libri del cardinale Costanzo Torri e del suo entourage nella Biblioteca Comunale di Sarnano, 207-239.

Paolo Vian, “Quelle dimore auguste per l’arte e per l’umano sapere”. Come la Zecca italiana fu allontanata dalla Biblioteca Vaticana (1904): un successo diplomatico di Franz Ehrle, 241-265.

 

Parte seconda: L’universo religioso e francescano

Fortunato Iozzelli, Francesco d’Assisi “buon samaritano” nella predicazione di Odo da Châteauroux, 269-290.

Alessandra Bartolomei Romagnoli, La vita religiosa femminile alla fine del Medio Evo: temi e problemi, 291-311.

Daniel Kowalewski, Testimonianze bonaventuriane su Egidio d’Assisi, 313-333.

Pietro Maranesi, Dalla storia dell’Ordine alla teologia della storia in Bonaventura, 335-360.

Bernardino de Armellada, Juan Duns Escoto, renovado maestro del “sobrenatural”, 361-377.

Roberto Lambertini, Il filosofo, la “politica” e la povertà francescana nel “Tractatus” di Enrico del Carretto, minorita, 379-395.

 

Parte terza: Tra i cappuccini

Giuseppe Santarelli, Il cappuccino “ ate del popolo”, 399-419.

Vincenzo Criscuolo, Documenti inediti su san Serafino da Montegranaro dal fondo archivistico “Positiones decretorum” della Congregazione delle Cause dei Santi, 421-484.

Leonhard Lehmann, La devozione a san Serafino da Montegranaro nella provincia rhenano-westfalica dei cappuccini, 485-521.

Oktavian Schmucki, Das “Caeremoniale” der schweizerischen Kapuzinerprovinz von 1743, 523-565.

Yohannes Teklemariam Bache, Due dipinti di Silverio Capparoni nel Museo Francescano di Roma, 567-593.

Fabrizio Congiu, Cenni biografici sul cappuccino Giorgio De Dominicis da Riano, scrittore (1874-1970), 595-613. 

 

 

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